The Sartorialist e Pennyblack

Qualche tempo fa su Style.it ho parlato della recente collaborazione fra Pennyblack e Scott Schuman per la realizzazione del nuovo catalogo S/S '10 del marchio, una sorta di via di mezzo fra un magazine ed un catalogo vero e proprio (da qui il nuovo termine coniato da Pennyblack: il Magalog).



Devo dire che mi sono emozionata quando qualche giorno dopo, a Milano nello store di Corso Vittorio Emanuele, me l'hanno offerto! Sono una fan di The Sartorialist e adoro il suo modo di fotografare la gente o meglio, adoro come lui riesce a rappresentarci il modo in cui lui vede una persona (questo mi ricorda il discorso fra "guardare" e "vedere" di un bellissimo saggio scovato ai tempi dell'università che mi aveva elettrizzata nella pur sua semplicità e che devo assolutamente ritrovare, "Ways of Seeing" di John Berger). Scott Schuman è geniale nelle sue opere e aprire ogni tanto il suo blog mi illumina la giornata lavorativa. Ho ovviamente acquistato il suo libro che raccoglie molte delle immagini del blog, non potevo resistere, ed è bello sfogliarlo ogni tanto, prendere spunto da qualche foto o semplicemente guardarla, e immaginare quale sarà stata la giornata del soggetto, perchè stava sorridendo, perchè era triste. Gli scatti di Schuman non si fermano alla piatta realtà bi-dimensionale, ma lasciano vagare la mente e immaginare.



Nel Magalog, che oltre al suo raccoglie anche i contributi di Josh Olins, Todd Selby, Richard Haines (non perdetevi l'esposizione dei suoi disegni realizzati sul set del Magalog, li trovate da Pennyblack a Milano in Corso Vittorio Emanuele! E' il disegnatore più fashion del momento) e Jason Kibbler, Mr. Sartorialist firma un servizio fotografico dal titolo "GIRLS AND THE CITY: NYC"; le foto sono meno spontanee rispetto ai suoi standard ma l'idea è molto carina: le ragazze ritratte, vitaminiche newyorkesi, indossano la collezione Pennyblack, mentre al loro fianco una sorta di taccuino/guida turistica ci indicano i loro top addresses per la Grande Mela.

4 commenti:

  1. stimo molto Scott Schuman, perchè ha saputo reinventarsi in un lavoro che ormai è inflazionatissimo, quello del fotografo. L'avvento del digitale ha fatto morire la figura professionale del fotografo, tutti facciamo foto, l'editoria per non spendere compra qualsiasi cosa, la velocità e la convenienza sono andate a discapito della qualità...in uno scenario come questo dove le foto vengono sottopagate e chiunque si improvvisa fotografo, Scott è riuscito a trovare ancora una vena d'oro: è veramente un grande!

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  2. Completamente d'accordo, Sioux. Beato lui! La cosa bella dell'era digitale è però la fruibilità delle immagini..Noi possiamo ammirare il suo lavoro senza fatica, basta un click..

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  3. esatto...internet è stato ed è tuttora, veramente una grande rivoluzione, speriamo che non ci tolgano o che non arrivino a censurare anche questo strumento, come già stanno facendo in televisione...grazie per queste piacevoli chiacchere da thè..ciao

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  4. Speriamo di no! Buona giornata cara Sioux. Quando hai voglia di a cup of tea, sono qui. E intanto aspetto il tuo prossimo post!

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