VALENCIA: DE TAPAS Y PAELLA.

Eccomi qui, pronta a passare al capitolo "slurposo" della vacanza. Ed essendo due buone forchette che amano approfondire anche questo aspetto della cultura del posto, abbiamo appronfondito le specialità valenciane e più in generale spagnole. Purtroppo abbiamo rinunciato ad assaggiare qualche esotico in terra straniera, tipo un buon Thai o un giapponese, come spesso non esitiamo a fare: i giorni erano troppo pochi e avremmo rischiato di dover assumere cibi pasti completi ogni 4 ore! ;-)

Mi sono re-innamorata del JAMON SERRANO... mamma mia! è favoloso. E al buffet della colazione era la mia vittima preferita, unito a quel delizioso "pomodoro grattato" con cui lo servono...gnamme!

Pan con tomate y jamon serrano
Dire Spagna poi è dire TAPAS! E adorando gli aperitivi provarle era un imperativo. Le tapas, il cui nome deriva dal fatto che questi piccoli spuntini su di un piattino servivano a "tappare" la cerveza o il vino del momento nelle osterie, sono mini porzioni molto molto gustose. Bisogna solo ricordare che in Spagna non esiste l'aperitivo a buffet e quindi ogni singolo piattino ha un suo prezzo (non elevato, fra 1,50 e 2,00 euro, ma sono più grandi dei nostri canapè).
Per assaggiarle ed immedesimarvi nella movida espanola, cercate i posti che gli spagnoli frequentano! Ad esempio evitate quello che tutte le guide spesso consigliano, un aperitivo in Plaza de la Virgen, che pare sia il salotto di Valencia. Lì  i locali sono super turistici e ciò che loro chiamano tapas in realtà sono piatti di antipasti (quindi se proprio volete sedervi lì non ordinatene 3 diversi, ma uno solo - che anche il prezzo è triplo). Per speigarvi meglio, voi per una buona mozzarella con bufala o per un aperitivo abitando a Milano, scegliereste mai uno dei bar che si allungano su Corso Vittorio Emanuele? o a Bologna uno di quelli sotto ai portici di fronte a San Petronio (oddio, io ho fatto pure quello, ma volevo sentirmi turista in città..;-)? Ecco, ci siamo capiti.

Il posto giusto per gustarsi le tapas è SAGARDI', in San Vicente Màrtir al 6. Al piano superiore è un ottimo ristorante di cucina basca, mentre al piano terra un'osteria tipica, con un'ampissima scelta di tapas, alcune fredde che trovate al bancone mentre altre calde servite dai camerieri che girano per la sala. L'ambiente è caldo e accogliente e le tapas troppo gustose! E la regola è, "conservate lo stecchino che servirà per contare le tapas per il conto finale". Per chi amasse il sidro di mele, sono famosi anche per questo.




credo che la mia faccia in questa foto sia lievitata per osmosi o che le mie guance fossero farcite di tapas.... sono ciccissima!
Dire Valencia poi, equivale dire paella. Che sia valenciana (con carne e pesce), de mariscos (frutti di mare), vegetal, pur sempre paella è. Devo ammettere che la cucina valenciana non offra poi molto altro di originale. Ci sono ottimi ristoranti di pesce, ma viene cotto molto semplicemente alla griglia. Inoltre i ristoranti seri, servono paella minimo per 2 persone e ciò limita la possibilità di provar epiù piatti e magari fare cambio, come piace fare a me. E una paella per due è così abbondante che scegliendo un antipasto prima si rischia di avanzarla. Insomma. Si fa molto fatica a mangiare qualcosa che non sia paella!!!!
Che poi qualcos'altro c'è. I FIDEUA. Che non è altro che la paella però fatta con una pasta (che le guide dicono simile a tagliatelle, ma dove?!?) che sono tipo bucatini tagliati a 2 cm di lunghezza (meglio la paella tradizionale a mio avviso).
La paella esiste poi in 3 diverse versioni!
- la tradizionale, servita nella pentola bassa di ghisa in cui il riso viene quasi "caramellato";
- la versione "caldosa" (da "caldo" in spagnolo, il brodo), appunto riso in brodo alla marinara;
- la versione "melosa", ossia nè asciutto nè in brodo, una sorta di via di mezzo cremosa, simile ai nostri risotti (molto buona anche questa alternativa).

Sui ristoranti alcune raccomandazioni: vi consiglierei di evitare (come alcune guide invece consigliano), di scegliere uno dei ristorantini sulla spiaggia della città, come Las Arenas. Le spiagge sono molto belle ed immense (vi dico solo che quando ci arrivate, è così lunga che dalla sommità non vedete il mare!), ma poco o per nulla atrezzate (ci sono una decina di bagni, con 10 ombrelloni ciascuno, di cui almeno un paio servono a tenere all'ombra i lettini inutilizzati...ehm...) ma il resto è tutto libero. I ristorantini sono oltre la strada che costeggia la spiaggia, uno attaccato all'altro, minuscoli, bassi, e con un muretto alto un metro che separa una veranda dall'altra. Risultato: la domenica pomeriggio, quando quasi ogni famiglia valenciana vi si reca per il pranzo domenicale (verso le 15-15.30), il chiasso, il caldo, l'odore di pesce, le risate sguaiate, sono così forti che in un attimo scomparirà la serenità che questo viaggio vi ha procurato.

Altra cosa da ricordare, la domenica sera il 99% dei risotanti del centro e di fuori sono chiusi (sarà perchè forse il pranzo l'hanno finito alle 18.00? chi può dirlo...). Fatevi consigliare dall'hotel per qualche buon ristorante che resta aperto. Noi abbiamo fatto così, perchè solitamente in vacanza facciamo colazione un pò tardi, poi giriamo e saltiamo il pranzo vero e proprio, godendoci la serata.

Uno dei locali più rinomati sulle guide (e non solo!) per la paella è Casa Roberto. Pare che abbia anche vinto il premio per la miglior paella della Spagna. Sarà anche così, ma a seguito di una ricerca abbiamo scoperto che il successo forse gli ha dato alla testa. Pare che siano specializzatti nell'individuare turisti alla ricerca di paella e vi facciano trovare il tavolo già pronto con un antipasto ed una bottiglia di vino (che vi saranno poi tutti conteggiati nel conto finale!). Insomma, state alla larga se non avete amici indigeni che vi ci portino. La fregatura è dietro l'angolo.

Noi siamo stati fortunati ed abbiamo scoperto due deliziosi ristorantini. Il primo, "Racò del Turìa", è in Calle Ciscar 10, la deliziosa via di cui vi ho parlato, contornata da profumatissime robinie.
Il locale è accogliente ed elegante, il personale gentilissimo. Ottima la paella ed il sobetto al mango. Hanno poi degli ottimi vini rosè (che sono molto più caratterizzati rispetto al rosato italiano).

Paella de Langosta

In attesa della paella con bestia!
Un altro ristorante che mi sento di consigliarvi (e soprattutto aperto anche la domenica sera!) è la "Marisqueria Civera", in Mossen Femades 10, un ottimo ristorante di pesce, che è anche oyster bar per appassionati.

Ecco i Fideuà! Sembrano un pò la pasta per i bimbi, nevvero?

Complimentary wine finale; una sorta di via di mezzo fra un vin santo ed uno Zibibbo.

Si può notare il mio naso bruciacchiato dopo la giornata al mare...

Per il resto, mi crucico solo di non avere assaggiato i fartones, i dolci tipici che vengono serviti con l'orchata. Sono dei bastoncioni lunghi che incutono timore solo alla vista e non avrei potuto fare merenda con uno di loro, pena la cena rovinata... Li avevamo pure nel buffet della colazione ma anche lì, non mi ispiravano. Lo Jamon ha vinto. ;-)


Eccoli, qualcuno li ha assaggiati e me li può recensire?



7 commenti:

  1. Che bel post, molto ben argomentato ;)
    Fa venir voglia di tornare a Valencia, che buone quelle tapas!!! Ti dirò che a me la paella non fa impazzire, buona si ma preferisco un buon risotto nostrano di pesce, ma forse l'ho mangiata nei ristoranti per turisti...

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    1. Grazie tesorabella! Anche a me la paella non fa impazzire...ma andava provata. Ti dirò che la versione "arroz meloso" è praticamente identica al nostro risotto di pesce. La sfiga lì è che se a uno piace molto la paella ma all'altro no, uno dei due a turno si deve sacrificare perchè la cucinano minimo per due...UMPFFF. Io vivrei di tapas a vita! :-D Ma ammetto che fra tapas e birra non godrei proprio di supersalute... ;) Un bacione!!! msbx

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  2. Amica questo post mi ha uccisa!!! Sto salivando tipo cane di Pavlov :-D
    Adoro il jamon serrano, iberico e compagnia bella *__*
    E quella bruschettina di pomodoro ricoperta di prosciutto penso che me la sognerò stanotte!!!
    Le tapas valgono da sole una vacanza spagnola, io adoro stuzzichini ed aperitivi e penso non mangerei altro!
    Ma quel biscotto?!? Come hai fatto a resistere alla tentazione di assaggiarlo?!?
    E quella cosa goduriosa nel bicchiere è l'orchata o un gelato?!?
    Senti ma con il volo Ryan come ti sei trovata? Atterrano in un aeroporto vicino alla città o a due ore di autobus stile famigerato Paris Beauvais?!?
    Bacissimi :-***

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    1. Ehe... non dirlo a me! Già io impazzisco per il crudo anche nostrano. Quello spagnolo è spettacolare! Infatti degli italiani mi piacicono molto il toscano ed il sardo che un pò lontanamente lo ricordano.
      Eeeeh, il biscotto non ce l'ho proprio fatta amica! Ogni volta che me lo trovavo davanti non avevo voglia di dolce, ma di salato. Peccato! Non potevo forzarmi... ;-) La cosa goduriosa che vedi è proprio l'orchata, con però aggiunta "soft" di megapalla di gelato! ;)
      Con il volo Ryan ci si trova sempre uguale... Sai come va. All'andata si parte tutti con dei bagagli a mano grandi come la valigia degli sfollati, che a Bologna non controllano. Al ritorno, coda lunghissima perchè là invece controllano le dimensioni di ogni singolo bagaglio e la metà era fuori misura... e l'italiano s'arrabbia, pur conoscendo bene le regole! Io me la sono cavata alla grande amica! Avevo solo il bagaglio a mano per tre giorni!! La fortuna è la mia X-bag di Bric's che è troppo valida, supercapiente e poi pesa zero da vuota, così hai tutti i tuoi 10kg da sfruttare! L'aeroporto a Valencia è validissimo e vale davvero la pena di soffrire il viaggio sul busvolante zeppo di italiani sguaiati e ben, sottolineo ben, 3 addii al nubilato... Arrivi e dall'aeroporto parte una delle linee metrò che in 15 minuti, senza cambi, ti porta in centro città! :-)

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  3. Sagardi c'è anche a Barcellona ed è uno dei miei posti preferiti, birretta e via ;-))))

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  4. Cara Ms. Bunbury,
    Son stata a Valencia una settimana girandola in lungo e largo con le bici a nolo e ho fatto diverse volte colazione con orchata e i biscottoni. Ti posso assicurare che é un accoppiata magnifica:la fredda cremosità della bevanda si sposa con la morbidezza del dolce che sa di zucchero e vaniglia. Il sapore cambia notevolmente a seconda del negozio. Spero di essere stata esauriente. A Madrid l'accoppiata è invece "chocolate con churros" da degustare solamente in Calle del Arenal nella chocolateria di S.Gines. Una densa tazza di cioccolata in cui si intingono croccanta bastoncini di pastella appena fritti. Sarò golosa... Ciao Fabiana

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    1. Cara Fabiana, scusa per il ritardo con cui ti rispondo! Sei stata molto gentile a raccontarmi della tua esperienza con i fartones...;) gnammm! In effetti sembra proprio un bel connubbio, come si fa? al prossimo giro non me li farò mancare... Forse evitando per un giorno la colazione dell'hotel si avrebbe lo spazio per una colazione di questo tipo. Invece per chocolate con churros...mamma mia!!! Ma il fegato dopo questo pasto, non chiede lo sfratto? ;) Se i churros sono come quelli messicani, li ho provati e sono veramente potenti! (ma ottimi, soprattutto quelli ripieni di dulce de leche!). E pur non impazzendo per la cioccolata, bisognerebbe per una volta provare il connubbio! :) Ciao e a presto! msbx

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