TRAVEL - MY LONDON GUIDE - Le mie ultime scoperte

E' passato un po' di tempo dal mio ritorno da londra. Un paio di mesi sono volati via.
Ma ormai lo so, prima di poterne scrivere devo lasciare sedimentare i miei ricordi. 
Togliere ai ricordi la malinconia del viaggio finito. Del trovarmi a Londra.
Ogni volta andarsene è dura; ti sembra di non aver afferrato tutto quel mare infinito di possibilità che questa splendida città sa offrire. Di non averle detto tutto. Di non avere visto tutto. Ed in realtà è proprio così. Perchè Londra è talmente grande, ricca di cose da fare sempre nuove, che il senso di essersi perso qualcosa è un classico.

Ecco perchè ritornarci è sempre bello, perchè ogni volta Londra sa essere un posto nuovo, a seconda dei quartieri che deciderete di visitare, dei locali nuovi da provare, della stagione in cui ci andrete. Ed ecco perchè per chi come me che ci va ogni benedetto anno, Londra è un po' come casa sì, ma è anche sempre una continua scoperta.

Come per i miei precedenti post (che potete leggere QUI, QUI, QUI, e QUI ) vi lascio un elenco di cose fatte, posti visti, quartieri vissuti, cene e pranzi, insomma qualcosa da cui prendere spunto per il vostro prossimo viaggio.

Dove soggiornare:

Anche questa volta siamo rimasti fedeli al Club Quarters St. Paul's, un comodo business hotel dell'omonima catena americana. La zona è top (l'ingresso è letteralmente davanti alla cattedrale di St. Paul's, fermate metro più vicine St. Paul's e Bank; quindici minuti di passeggiata comodissima da Liverpool Street Station), è facile andare a piedi un po' ovunque (3 minuti dal Millennium Bridge pedonale che vi porta alla Tate Modern e a tutta la passeggiata Southbank e in 20 minuti siete a Trafalgar Square).
La sera, se non avete voglia di muovervi, ha vicino a sè un mondo di locali, fra Pater Noster Square e il vicino One New Change (salite fino alla terrazza per godervi la vista mozzafiato) dove trovate sia il Barbecoa di Jamie Oliver che il Bread Street Kitchen di Gordon Ramsey (ma anche Pho o Bea's Bloomsbury e mille altri). Idem per la colazione, non andate assolutamente da Cote Brasserie sotto l'hotel ma scegliete uno dei mille localini lungo Ludgate Hill, oppure subito svoltato l'angolo in direzione St. Paul's trovate sia Starbucks che Paul's per qualcosa di più sbrigativo.
L'hotel è come dicevo molto business style ma grazie a questo gode di tutti i comfort possibili (palestra compresa). Se cercate qualcosa di tradizionalmente inglese non è il posto giusto (suggerirei un bed and breakfast per godere la vecchia atmosfera dell'accoglienza inglese), ma noi che amiamo continuamente sperimentare e girare lo usiamo soltanto per dormire quindi serve che sia funzionale ai massimi.





Food:



L'universo londinese del food è infinito. Occorre ogni volta programmare cosa si desidera riprovare, quali cose nuove testare e arrendersi davanti al fatto che non è possibile mangiare 24 ore su 24.

Breakfast - Joe's Kitchen

A proposito di localini belli e con cibo super tradizionale inglese a colazione, proprio in zona St. Paul's, vi consiglio una sosta da Joe's Kitchen. Lo trovate proprio su Ludgate Hill al numero 34, poco distante da St. Paul's. Salsicce di ogni tipo, full english breakfast, uova a volontà ma anche una lunga lista di portate dolci per chi preferisse. Anche questo fa parte di una catena, quindi lo trvate anche in altre zone. La domenica è possibile vivere l'esperienza del vero pranzo inglese, il Sunday Roast.




Pho Cafè

Ve ne ho già parlato diverse volte perchè la cucina vietnamita mi piace molto e trovo che questa catena di locali senza pretese e molto alla mano offra piatti sfiziosi.
Pho lo trovate in diverse zone (anche in One New Change); la nostra sede preferita, anche se un po' troppo buia, è quella in Wardour Street a Soho, dove si concentra la vita serale.
Adoro quasi ogni appetizer indicato sul menu (provateli!!!) e poi l'immancabile piatto tipico, detto appunto Pho (ma si pronuncia Fuh), una bowl di spaghetti di riso da completare con verdure, carne, pesce. Adoro il grande utilizzo della menta nei piatti vietnamiti.




Bun House and Tea Room

Restiamo in Soho visto che ci siamo già e spostiamoci in Greek Street dove all'angolo sorge Bun House, un favoloso e minuscolo locale in cui è possibile provare gli originali Bao, dei panini morbidissimi e tondi, cotti al vapore e ripieni di carne, verdure, uovo. Sono un piatto tipico di Taiwan e credetemi, vale la pena anche solo passare per provarne uno da passeggio (i posti a sedere sono pochissimi ed è sempre molto affollato).




Dalloway Terrace

E' quasi difficile da trovare, nascosto tra le uscite posteriori dei teatri in zona Fitzrovia, ma si è subito guadagnato il titolo di "Instagram Worthy Spot and Complete revelation of the year" e noi non potevamo perdercelo. Non lontano da Russell Square, uno dei posti del cuore di Virgina Woolf, il nome è chiaramente tributo alla scrittrice che visse proprio a Bloomsbury.
Noi abbiamo scelto di provare il loro brunch in terrazza, in un'atmosfera molto giovane ed elegante, quello chic che riconosci subito in alcuni locali inglesi, una sorta di sobria ricchezza, molto understated ma senza dubbio d'effetto.
Immancabili le Eggs Benedict e Royale, un Bloody Mary d'accompagnamento, frutta e Frech Toast.
La sensazione di benessere che regala una pausa al Dalloway Terrace è un mix dato non solo dal cibo curatissimo e di prima qualità, ma anche dal servizio, gli arredi, la luce, il verde. 






The Garrison Public House

Durante i giorni in visita a Londra non può mancare una cena in un tradizionale pub inglese. Questa volta, consigliati da VisitBritain abbiamo scelto The Garrison, un adorabile pub super giovane e con un arredamento perfetto in zona Bermondsey.
La cucina è inglese, non mancano certezze come il fish and chips o il Sunday Roast, ma è possibile trovare una vasta scelta di piatti veggie, healthy che strizzano l'occhio allo stile di chef del momento, come Jamie Oliver.
Ricordatevi di prenotare perchè è sempre affollato!




A Wong

La scelta di cibo etnico a Londra è infinita ed ogni volta ne approfittiamo per provare sapori nuovi. Questa è stata la volta di A Wong, un elegante ristorante di cucina cinese in Wilton Road (zona Victoria), molto diversa dagli standard a cui siamo abituati in Italia.
Non perdetevi la selezione di originalissimi dim sum (io avrei preso a ripertizione solo quelli!), ogni volta diversi a seconda della fantasia dello chef in cucina.
E lasciate un posticino per il dolce, le tre opzioni che hanno sono tutte e tre spaziali! Molto, molto originali.






Cosa abbiamo visto


Ritornare spesso a Londra ci permette di deviare dai tradizionali percorsi e dedicarci a zone meno conosciute, almeno dai turisti. Zone comunque bellissime.
Non ci siamo comunque fatti mancare anche itinerari più noti, come la passeggiata da The Mall fino a Green Park o il gironzolare per Soho (foss'anche solo per passare più e più volte da Bubbleology per un Bubble Tea). Un momento bellissimo è stato la visita alla mostra di David Hockney alla Tate Britain: erano anche che non vedevo un'esposizione così completa ed emozionante (lo so, sono di parte, adoro Hockney e le sue opere). Purtroppo si è conclusa in maggio, ma vi consiglio di non perdervela nel caso la riallestissero in qualche altra città.

Passeggiata sul Tamigi da Westminster a Chelsea

Questa volta abbiamo scelto di passeggiare lungo una riva poco battuta, almeno da noi, del Tamigi, la parte di nord ovest. Solitamente io amo molto il Southbank, sia verso est che ovest (ma anche la zona nord a Victoria Emankment è da non perdere!!) ma ho apprezzato lo skyline di questo nuovo punto di vista. Ho visto una Londra in divenire. All'altezza del Vauxhall Bridge allungate lo sguardo oltre il ponte: vedete un edificio familiare sulla sinistra? E' la arcinota sede dell'MI6, "l'ufficio" di 007!
Siamo passati proprio di fronte alla power station di Battersea, centro di un cantiere di recupero da anni e che molto presto diventerà un nuovo punto di interesse commerciale e food. Siamo poi arrivati fino ai giardini dove si svolge annualmente il Chelsea Flower Show, e purtroppo erano chiusi proprio in vista dell'organizzazione della fiera. Da lì ci siamo allungati fino a raggiungere Sloane Square. Le zone residenziali che si incontrano passeggiando sono davvero spettacolari.




Holland Park

Dopo anni di assenza siamo ritornati ad Holland Park, uno dei parchi più originali che offre la città. Più piccolo rispetto ad Hyde Park, e più "selvaggio" per gli standard, ma ricco di peculiarità.
Siamo arrivati con la metro a Notting Hill Gate e da lì abbiamo proseguito su Holland Park Avenue fino ad incontrare l'ingresso nord, per attraversare poi il parco da nord a sud.
Subito a nord, non ci si può perdere l'oasi fatata dei Kyoto Gardens, un vero e proprio giardino in stile giapponese, con tanto di fiumicello e cascata. Molto bella la zona del Belvedere, con i bellissimi fiori ed il roseto. All'uscita sud del parco vi troverete davanti il nuovissimo Design Museum (Kensington High Street), che merita certamente una visita.







Dallo Shard a Bermonsey

Subito oltre il London Bridge si apre davanti a voi un ventaglio di possibilità e itinerari nuovi. Southwark Cathedral e Borough Market sono tappe imperdibili per chi ancora non ci fosse stato. Dall'altro lato, l'imponenza di The Shard visto dalla nostra microscopica bassezza, vi toglierà il fiato. Anche se non tanto quanto salirci in cima per ammirare tutta Londra ai vostri piedi (io l'ho fatto, nonostante le vertigini ne vale la pena).
Da qui allungatevi sul lungo Tamigi da una delle viuzze parallele per ammirare Tower Bridge in tutto il suo splendore (e tutto lo skyline iper moderno del Gherkin e del Walkie Talkie): la zona è ricca di locali e spesso affollata anche di londinesi in estate, soprattutto famigliole che portano i bimbi a giocare sulle numerose fontane (proprio come quelle presenti a Somerset House, di cui vi ho già parlato). 






Proseguite lungo Tooley Street ed imboccate poi sulla destra Bermondsey Street: vi troverete in un quartiere londinese dall'aria retrò, oggi nuovo centro di rinascita ricco di boutique e di locali (qui troverete il Pub The Garrison di cui vi ho parlato sopra). Ci troverete anche il museo della moda e la galleria White Cube.
A Bermondsey respirerete veramente la Londra di un tempo, le case a mattoncini che sorgono come palafitte sul Tamigi in alcuni punti, vecchie fabbriche riconvertite, i piccoli parchi verdi con il classico campo da basket. Oggi Bermondsey è anche centro di diverse piccole distillerie di gin che, dopo anni a anni ritornano ad aprire in città, sotto la guida di giovani illuminati.























1 commento:

  1. Holland Park è stupenda, la parte del Kyoto Garden mi rimanda alla testa dei ricordi meravigliosi!!

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