FIRENZE, GIARDINO CORSINI: ARTIGIANATO E PALAZZO 2018.

Una decina di giorni fa ho avuto la possibilità di passare un paio di giorni a Firenze, selezionata insieme ad altri 9 blogger per raccontare attraverso i social la XXIV edizione di Artigianato e Palazzo, a Giardino Corsini.



Questa mostra, fortemente voluta dalla principessa Giorgiana Corsini, vede protagonisti un centinaio di maestri artigiani provenienti da tutta Italia. Da cinque anni poi, la mostra ospita anche gratuitamente i 10 artigiani finalisti del concorso Blogs and Crafts, giovani under 35 che hanno così l'opportunità di aumentare la loro visibilità, nell'ottica di promuovere il lavoro delle nuove generazioni.

ARTEA LEGNO



L'edizione di quest'anno è stata dedicata ad un progetto speciale, la raccolta fondi dedicata al sostegno del museo Richard Ginori della manifattura di Doccia, una collezione di valore inestimabile, di recente acquistata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Per riuscire a riaprire serve il sostegno di tutti ed ogni piccolo gesto è prezioso (QUI trovate tutte le info per la raccolta fondi).
Il designer Fiorentino Duccio Maria Gambi è stato invitato ad interpretare l'opera delicata e fragile di Richard Ginori immaginandola in un'ottica di incontro con il cemento: le sue 20 creazioni sono state esposte per tutta la durata della manifestazione presso la loggia del Buontalenti di Palazzo Corsini. 
Nella limonaia piccola invece, i maestri artigiani di Richard Ginori hanno potuto mostrare le loro sapienti mani all'opera, un'occasione unica per gli appassionati.

STUDIO PEDETTA

A sinistra, bijoux di Vincenzo Spanò, a destra i gioielli in carta di Arual Dem

Giardino Corsini, con il suo imponente palazzo, le limonaie, i roseti, l'orto sono stati la perfetta cornice barocca a questa esperienza. Artigianato e natura sono stati intimamente uniti ed hanno vissuto in parallelo 4 giorni pieni. 

Moltissime le categorie coinvolte: dall'abbigliamento agli accessori, i gioielli, gli intagliatori di legno, orafi, mosaicisti, fino a gastronomia, produttori di sapone, ceramiche, legatoria.

A sinistra, scarpe su misura di Piedaterre, a destra la lavorazione della scagliola di Cecilia Falciai

I bellissimi orecchini in ceramica di JHA Porcelain

Anche fra i giovani talenti mi sono fermata ad ammirare la loro creatività spesso unica. Un esempio? Martina Levis, che realizza accessori moda mediante l'utilizzo del Capim Dourado, una rara fibra vegetale che cresce in un solo posto al mondo ed ha il colore dell'oro. O Sara e Sheila, che realizzano borse in legno. O ancora Sara e Christian di Tiki Taka che attraverso l'utilizzo di materiali di recupero realizzano vere e proprie opere d'arte danzanti. O Giulia ed i suoi magnifici abiti di Alberta Florence, che abiti Giulia! Me ne sono innamorata.



La giornata a Giardino Corsini è passata veloce fra le chiacchiere con i vari artigiani e devo ringraziare Chiara di Studio Neri Torrigiani per avermi accompagnata alla scoperta di tutti gli espositori, avendo pazienza di raccontarmi delle loro bellissime esperienze.
Fra una fotografia con i colleghi blogger e la Principessa, una sosta nella deliziosa area street food e una puntata di "Ricette di Famiglia" (grazie agli chef di Desinare e ai numerosi ospiti intervenuti, fra cui Drusilla Foer e Luca Calvani), è arrivata presto sera e non abbiamo potuto che concludere in bellezza con la suggestiva esibizione di Naomi Berril, giovane violoncellista di grande talento. L'esibizione del giovedì è stata in Limonaia, presso la "bottega" di Mazzanti Piume: un posto davvero magico.

Un momento di "Ricette di Famiglia"

Naomi Berril nel magico mondo di Mazzanti Piume

Per me, che sono profondamente anglofila e mi sono letta quasi ogni romanzo o guida dedicato al Grand Tour, ritornare a Firenze anche solo per poco, è sempre una gioia, un immergermi fra pagine di libri, ricordi, memorie, immagini. Fatico a disgiungere Firenze dall'ideale romantico dell'occhio del turista. La vedo sempre come la meta tanto desiderata e studiata sui libri e sulle guide, prima di viverla veramente.

Ed ogni volta non mi delude mai. Ogni volta riesco a sentirmi come la sognante Lucy Honeychurch, anche se la mia simpatia va sempre alla petulante cugina Charlotte Bartlett e la sua necessità di avere una Camera con Vista.





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